Home Psicologo I BAMBINI NON SANNO PIU’ CORRERE

I BAMBINI NON SANNO PIU’ CORRERE

di Gino Daniele

“I bambini italiani non sanno correre” questa è stata la notizia incredibile riportata da Repubblica il 16 Giugno 2023.

“I ragazzi che fanno agonistica, diminuiti negli anni, sono in realtà migliorati nelle prestazioni. Ma rappresentano una nicchia. Tutti gli altri per lo più sono poco coordinati nella corsa, ma anche quando camminano sono meno scattanti, hanno meno flessibilità, meno destrezza, meno sincronismo dei movimenti. Alcuni camminano senza muovere le braccia. Sembrano robot. Lo sviluppo delle capacità motorie di base, che aiuta a diventare un discreto atleta, si è ridotto.” – Tonino Andreozzi

L’allarme sui bambini che non sanno più correre arriva da Tonino Andreozzi, vice direttore tecnico della nazionale under 18, 20 e 23 della Fidal. Dall’alto della sua esperienza ormai quarantennale nel mondo dell’atletica, è una voce che merita di essere ascoltata sulla questione.

Noi di Run&Smile, consapevoli di questa problematica che riguarda i nostri bambini, già dalla nostra nascita come ASD abbiamo pensato di porre tra i nostri obiettivi principali proprio quello di diffondere una cultura del movimento e dell’attività sportiva che non si basasse esclusivamente sull’agonismo ma anche più semplicemente sul raggiungimento del benessere psicofisico dell’individuo sin dai suoi primi anni di vita. Infatti siamo fermamente convinti che tutti, genitori e istituzioni, dovremmo davvero essere preoccupati del fatto che i bambini italiani non sanno più muoversi/correre perchè il movimento è alla base della costruzione e dello sviluppo cognitivo del bambino: se si dovesse privare di tale componente si limiterebbe fortemente il suo corretto sviluppo.

Piaget, pedagogista francese, creatore della teoria della psicologia dello sviluppo sosteneva che lo sviluppo cognitivo inizia Proprio dallo stadio sensomotorio. Attraverso il movimento il bambino scopre il mondo esterno e impara a relazionarsi con esso. Non solo, il movimento ed il suo apprendimento è fondamentale poiché rappresenta il nucleo centrale dello sviluppo di un sistema nervoso funzionale ed efficiente.

Inoltre il movimento rappresenta la giusta risposta cognitiva ai problemi di tipo motorio: se un bambino non si muove a sufficienza, non strutturerà un sistema cognitivo atto a risolvere i problemi e questo lo renderà un adulto insicuro e non pronto ad affrontare le incertezze della vita.

Ecco perché è estremamente importante stimolare i bambini a muoversi: la mancanza di consapevolezza del movimento produce la paura del movimento stesso (terrore anche inconscio di farsi male) con l’inevitabile conseguenza di diventare soggetti sedentari. Ormai sappiamo tutti che la sedentarietà è strettamente correlata all’obesità e malattie come diabete, ipertensione arteriosa, ischemia e anche tumori. E un bambino obeso tenderà a essere un adulto obeso.

Inoltre il movimento grazie anche l’attività sportiva aiuta i bambini a sviluppare abilità sociali, a imparare a lavorare in squadra e a gestire lo stress. La scarsa propensione al movimento ha un sicuro impatto negativo sulla loro crescita e sul loro sviluppo complessivo tutto a discapito del  benessere psicofisico futuro.

Ma per quali motivi si è arrivati alla triste conclusione che considera i nostri bambini come incapaci di muoversi adeguatamente, correre?

Cambiamenti nelle abitudini di vita:

Uno dei fattori che ha contribuito a questa diminuzione dell’attività sportiva è il cambiamento delle abitudini di vita dei bambini. L’avvento della tecnologia ha portato a un aumento del tempo trascorso davanti agli schermi, con videogiochi, televisione e smartphone che attirano l’attenzione dei giovani. Questo comporta una diminuzione del tempo dedicato all’attività fisica e al gioco all’aperto.

Pressioni scolastiche:

Un altro fattore che può influire sul declino dell’attività sportiva è l’eccessiva pressione scolastica che molti bambini devono affrontare. Con programmi sempre più intensi e un maggiore focus sugli esami, i bambini possono sentirsi obbligati a dedicare più tempo allo studio, sacrificando così l’attività fisica e lo sport.

Mancanza di opportunità:

In alcuni casi, la mancanza di opportunità per praticare sport può essere un ostacolo significativo per i bambini. I tagli di bilancio nelle scuole e nelle comunità possono portare alla riduzione o all’eliminazione dei programmi sportivi extracurriculari. Questo priva i bambini di opportunità di partecipare a sport organizzati e di ricevere una formazione adeguata.

Soluzioni possibili:

Per invertire questa tendenza, è importante che genitori, scuole e comunità si impegnino a promuovere l’importanza dell’attività fisica e a fornire opportunità per praticare sport. Ciò potrebbe includere la creazione di programmi sportivi scolastici ben strutturati, l’organizzazione di eventi sportivi nella comunità e l’incoraggiamento dei genitori a coinvolgere i loro figli in attività fisiche.

Per questi motivi e per venire incontro a coloro che sono alla ricerca di possibili soluzioni, sperando di fare cosa gradita, noi di Run&Smile abbiamo deciso di farci promotori di un progetto ambizioso rivolto ai ragazzi che partirà con l’inizio del nuovo anno scolastico.

Ecco di cosa si tratta:

  • RUN&SMILE ACADEMY – CORRI E CRESCI CON IL SORRISO” 

                 (Da settembre a Roma presso lo stadio della FARNESINA)

Sarà un corso di atletica rivolto a giovani e giovanissimi a partire dai tre anni fino alla categoria juniores e promesse.

Gli insegnanti preposti a seguire i ragazzi saranno almeno 5 e saranno tutti Tecnici Istruttori Fidal. I ragazzi/e verranno assegnati, a seconda delle eta’, ai diversi corsi.

I corsi potranno essere Mono, Bi, e Tri settimanali e si baseranno su CORSA (velocità e media distanza), SALTO (in lungo e in alto), LANCI (pallina e vortex), OSTACOLI e volendo anche marcia. Inoltre, i corsi saranno incentrati su capacità di COORDINAZIONE, RESISTENZA, movimento del proprio corpo nello spazio, COMPAGNIA e CONDIVISIONE.

Gino Daniele – Psicologo

Potrebbe piacerti anche