Questa è la storia di un uomo semplice che un bel giorno, sorridendo, si mise in cammino.
È bastata la complicità di un vecchio motorino guasto e uno sciopero dei mezzi, mentre andava a lavoro, perché Stefano iniziasse a camminare, ogni giorno un po’ di più, per le strade della capitale.
Metro dopo metro, Sorriso dopo Sorriso, lascia andare lungo la strada tutti i macigni che appesantivano le sue tasche: i chili, il cibo, il gioco, il fumo.
I piedi però sono inquieti e c’è ancora tanta strada da fare, così, il suo andare si trasforma in una morbida corsetta tra i sentieri di Villa Ada. Ciò che sembrava un gesto semplice e innocente valorizza il suo sorriso e cattura il cuore dell’uomo, ormai colmo di amore per la corsa.
Allacciando le scarpe allenamento dopo allenamento, Stefano giunge al sogno della mezza di Ostia e conquista lungo la via moltissimi nuovi amici, colpiti dalla contagiosa allegria di chi se ne frega dei tempi e vive la corsa come gioia pura.
Nel succedersi degli eventi, capita anche un certificato medico scaduto e il dispiacere di un pettorale un po’ troppo anonimo per un cuore tanto comunicativo.
Ma nulla può scoraggiare un uomo che in soli due anni è passato dal motorino al running!
Scopiazzando Forrest Gump, Stefano disegna sopra il pettorale spento, il segno luminoso di uno smile😄, giungendo all’arrivo insieme ad un sempre più nutrito gruppo di amici, festosi e sorridenti, colorati con dei bei palloncini rossi a forma di cuore.
Lui non lo sa ancora ma è già un capitano…
Il sorriso, la forza della gioia che trasmette, funge da collante e aggrega tantissimi podisti nei colori giallo-neri della Run&Smile.
Trascorrono pochi mesi, e quando nella sua Roma taglia il traguardo della distanza regina, diventa il sorriso più fotografato della maratona 2022 e si consacra mentore dei Run&Smile: Capitan Sorriso 😄
Grazie Presidente, a nome mio e di tutta la squadra, per non demordere mai nel portare in giro il nostro sorriso, in ogni gara, in ogni strada, in un mondo podistico che mai come negli ultimi tempi, aveva bisogno della leggerezza dei Run&Smile.
Un Capitano, c’è solo un Capitano.
Chiara Scardaci – Chiarestorie