Siamo ad un passo dalla Maratona di Roma dove diversi atleti della nostra RUN&SMILE e di altre squadre si misureranno con le loro ambizioni, allenamenti, sacrifici e sogni. Ma sopratutto dovranno fare i conti con sé stessi e con la loro forza interiore. Per questi motivi è del tutto legittimo entrare, nei giorni che precedono la gara, in uno stato di agitazione e ansia generalizzata che se eccessiva potrebbero compromettere la prestazione finale.
Tutto ciò è da considerarsi del tutto normale, l’attivazione psicofisica o arousal è il livello di “allerta” con cui mente e corpo si preparano ad affrontare un compito. In generale, un moderato incremento dell’ansia prima della competizione, che innalzi l’arousal a un punto ottimale, serve per agevolare la prestazione. Comunque livelli troppo elevati di ansia porterebbero il soggetto ad un esagerato stato di apprensione, disagio, preoccupazione, aumento della della tensione fisica e psichica, senso di paura e ridotto senso di controllo al punto da compromettetere tutta la prestazione. Di fatti, capita molto spesso che tanti atleti riescono a dare il meglio di sé stessi durante gli allenamenti, ma poi, durante una gara vera e propria, provano una sensazione di soffocamento ed effaticamento che ha l’unico effetto di ridurre notevolente le proprie potenzialità.
Ma cos’è l’ansia? L’ansia è uno stato emotivo spiacevole che provoca una sensazione di minaccia senza che la situazione che la provoca sia reale o corrispondente al livello di pericolo percepito.
E cosa c’è di più falso della sensazione di pericolo dovuto al temere di non riuscire ad affrontare una gara svolta per puro spirito atletico?
Per non cadere in questo vortice il segreto è nel cercare, nei giorni prima della gara, di depotenziare emotivamente l’evento e percepirlo principalmente come un divertimento e non come una delle prove più importanti della vita. E poi, aspetto fondamentale, è importante credere in sé stessi e avere maggiore fiducia nelle proprie forze. Cioè sforzarsi di essere pienamente consapevoli delle proprie possibililità e dei propri limiti per alimentare la fiducia nel proprio sé e quindi un buon livello autostima. Colui che possiede una buona dose di autostima sarà sicuramente in grado di assumersi più responsabilità e a mettersi in una situazione di sfida più positiva e performante.
Alcuni suggerimenti per il giorno della gara
La mattina della gara una delle cose da fare è di pensare che è giusto essere tesi (l’aumento della’adrenalina è normale e fa parte della preparazione fisica del corpo) e cercare di non incrementare il livello di paura pensando che dal suo esito non dipenderà il nostro futuro atletico e di concentrarsi sui buoni risultati ottenuti durante gli allenamenti.
Altra cosa che può aiutare è studiare il percorso, evitare di arrivare all’ultimo momento e fare un po’ di allenamento prima. Trovare un posto tranquillo, fermarsi, chiudere gli occhi, respirare profondamente e sopratutto pensare positivamente con la convinzione che tutto andrà per il meglio.
Durante la gara la concentrazione deve essere volta verso la performance e non verso il risultato finale. Se capita di avere pensieri negativi è necessario accettarli e lasciarli scivolare via concentrandosi solo sul respiro e cercare di sorridere, anche se per pochi secondi. Questa semplice azione aiuterà a cambiare l’atteggiamento.
Terminata la gara, per smaltire lo stress accumulato, sarà utile concentrare l’attenzione su ciò che di buono è stato fatto e come migliorarsi per il futuro. Se invece ci si focalizza sui pensieri negativi, questi prenderanno il sopravvento svilendo il risultato e tutti i sacrifici fatti.
Buona Maratona di Roma
“Gino Daniele”